1. | € 18,00 | EAN-13: 9788816411906 Guidetti Massimo Costantino e il suo secolo. L'«editto» di Milano e le religioni
Edizione: | Jaca Book, 2013 | Collana: | Di fronte e attraverso | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 10-12 giorni lavorativi | Info disponibilità | Testo remainders al momento non procurabile | Prezzo di acquisto | € 18,00 | Descrizione | Il volume racconta il confronto tra la politica costantiniana, la tradizione imperiale romana e le grandi tradizioni religiose mediterranee. Nel tessuto della città antica, a lungo le appartenenze religiose si erano sovrapposte e intrecciate, con scambi fecondi e convergenze inattese. Vi prendevano parte piena anche i fedeli cristiani, sempre più numerosi. Quando sancì la pace religiosa, Costantino scelse il Dio cristiano come protettore dellimpero e garante della coesione sociale, e attribuì ai suoi sacerdoti la gestione del sacro. Non volle sottomettergli a forza gli altri culti e fedi poiché pensava che nella concordia e nel tempo tutti si sarebbero convinti della sua verità. Ricorse alla legge per identificare i fedeli e, per amministrarli, cercò netti confini nella dottrina e nella pratica tra le diverse comunità religiose. Il suo progetto fu in parte assecondato e in parte contrastato da cristiani, pagani ed ebrei. Del precario equilibrio di antico e di nuovo realizzato in quei decenni restano testimonianze evidenti nelle immagini auliche e di uso comune e nellopera di costruzione dellimperatore, che intervenne con sensibilità diverse a Roma, Costantinopoli e Gerusalemme. Il mondo costantiniano durò poche generazioni. Lesigenza delle autorità cristiane di definire lappartenenza dei fedeli sulla base del dogma trinitario, la loro volontà di affermare la propria libertà dal rapporto imperiale e la mancanza di imperatori della levatura politica e culturale di Costantino, in grado di governare la complessità religiosa, ne causarono la fine. Con conseguenze rilevanti per il futuro, perché si delineò un modello in cui la chiesa richiedeva allautorità politica lobbedienza nella fede riconoscendole il potere di costringere alla verità. Iniziavano intanto il loro cammino la leggenda del ritrovamento della croce di Cristo, che fece di Elena il modello della sovrana cristiana, e quella di papa Silvestro, che inventò un rapporto privilegiato, carico di conseguenze temporali, tra limperatore e il romano pontefice. Per innumerevoli generazioni furono esse, non i dati storici, a determinare immagine e fortuna dellimperatore e della madre. | |
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3. | € 9,30 | EAN-13: 9788816436169 Guidetti Massimo Il mediterraneo e la formazione dei popoli europei (V-X secolo)
Edizione: | Jaca Book, 2000 | Collana: | Enciclopedia del Mediterraneo | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 10-12 giorni lavorativi | Info disponibilità | Testo remainders al momento non procurabile | Prezzo di acquisto | € 9,30 | Descrizione | Un periodo cruciale della storia del mondo è visto in un ottica originale normalmente e con errore trascurata. Si tratta della prospettiva mediterranea nella formazione dei popoli europei dopo l'impatto con la romanità in crisi almeno a Occidente. Tre agili parti affrontano rispettivamente i popoli barbari nel lungo tramonto del mondo antico, la parabola dei carolingi ai margini dell'appena formato impero arabo nel mediterraneo e il periodo del IX e X secolo tra ritorno di Bisanzio e sviluppo dell'Islam. Una bella storia del cosiddetto altomedioevo in chiave mediterranea suggerisce importanti analogie per leggere anche altre età di transizione e mutamento profondo. L'a. (Milano 1946) da anni affianca all'attività editoriale la ricerca storica, con particolare attenzione al profilo antropologico e sociale e di gruppi e popolazioni europee. Ha scritto di storia delle comunità di villaggio e familiari e sulle relazioni tra i gruppi etnici e sociali in diversi periodi e luoghi della storia europea. Sui temi mediterranei ha curato editorialmente i volumi del Corpus Arabicum, ha ideato e realizzato i quattro volumi di Storia dei sardi e della Sardegna, mentre dal 1978 al 1984 aveva curato e scritto con l'apporto di numerosi collaboratori l'opera Storia d'Italia e d'Europa. Comunità e popoli, in dieci volumi, ristampata nel 1989. | |
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